Temptation Angela - analisi della notizia perfetta per indignarci d'estate
Niente ci piace come l'idea di poter difendere la cultura senza non dover fare più di tanto e prendercela col trash, che è sempre quello degli altri.
Oggi puntata breve, brevissima, praticamente un gelato preso al bar della spiaggia da godersi velocemente con i piedi nella sabbia e il sole che asciuga il sale addosso prima di rituffarsi.
Di cosa ha bisogno una notizia per essere diffusa e diventare il caso del momento, magari per un’ora, magari per un paio di giorni? Di solito una buona soluzione è trovare un facile nemico. Qualcosa su cui il pubblico possa proiettare non tanto il suo odio ma il suo “io sono migliore di questa cosa qua”. Disprezzare qualcosa per affermare noi stessi fuori dai bordi di ciò che non ci piace funziona sempre.
Prendiamo ad esempio la notizia che Noos, la trasmissione di Alberto Angela, veniva “cancellata” perché spietatamente sconfitta da Temptation Island nella lotta per l’auditel.
È la notizia perfetta.
Da una parte hai il povero Alberto Angela che ci porta la cultura in televisione e che viene penalizzato dalla trasmissione trash coi bellocci e le bellocce che traviano le coppie per poi lavare i panni sporchi di fronte al falò della loro lussuria.
Cultura contro trash, bene e male, alto e basso, noi e loro, la salvezza della civiltà contro il suo declino. Non importa se non hai mai visto Noos in vita tua, schierarsi in difesa della bistrattata cultura italiana è un gesto quasi istintivo. È una narrazione semplice, potentissima, già scritta, a cui si reagisce col pilota automatico. E infatti la gente ha reagito.
L’intero universo web italiano si è improvvisamente accorto che non vedeva l’ora di guardare Noos e che non andava sospeso contro i cattivoni trash che vincono sempre. O tempora o mores.
D’altronde la notizia è vera, è confermata, è la Rai stessa che alza le mani e dichiara resa. Cattiva Rai, che maltratti i tuoi programmi!
Poi però uno fa tre respiri, fa scendere la pressione e inizia a rendersi conto che come al solito il pubblico ha reagito in maniera automatica e scomposta a qualcosa di normale, che non solo non è esattamente come viene raccontato, ma forse è persino auspicabile.
Intanto, Noos non è stato sospeso ma spostato, sia per evitare la finale di Temptation Island, sia per superare le Olimpiadi. Proteggendolo e permettendo quindi di dargli spazio in un momento meno affollato. In questo senso il gesto della Rai mi sembra tutto meno che una resa, piuttosto una decisione strategica per valorizzare una trasmissione che un suo pubblico e un tipo di fruizione differente.
Anzi, mi viene da dire che i giorni della settimana sono abbastanza e questa scelta si poteva fare a monte, mettendo Noos in uno spazio del palinsesto più agevole.
Poi, forse è il momento che qualcuno dia questa brutta notizia: il trash vince, il drama vince, il tradimento, la suspance del tamarro che tenta la tizia in piscina vince, il contenuto semplice, rilassato, ha inevitabilmente più occhi disposti a guardarlo rispetto a una dissertazione sul mondo della natura, le fonti rinnovabili, lo spazio. Soprattutto d’Estate.
Non lo scopriamo oggi, non fa successo da oggi e se per anni vi siete goduti Mediaset fin da bambini fareste meglio a non ergervi a giudici di niente.
Cioè sarebbe come se io mi lamentassi che la gente non si ascolta una mia discussione su videogiochi e propaganda militarista su Twitch e preferisce seguirsi una tizia scollata che gioca a COD o uno streamer ventenne che bestemmia e fa scherzi telefonici.
Per quanto ci possa essere una percentuale di persone che si guarderebbe entrambi, mi pare un confronto assurdo. Dubito che in assenza di corna in diretta e mascolinità tossica quel pubblico cercherebbe freneticamente Angela sul canale più vicino.
Certo, sarebbe bello se le uniche offerte disponibili fossero quelle altamente culturali, ma non funziona così, non ha mai funzionato così, non funzionerà mai così.
E tutto questo senza neanche avventurarmi nelle dissertazioni su quanto Temptation Island possa essere comunque un prodotto televisivo da analizzare con occhio critico. Vi stupirebbe il numero di persone che lo guarda come cartina tornasole delle relazioni o magari per staccare da mille altre cose.
Non è assolutamente la mia tazza di the e più volentieri che guardalo passerei la giornata a spostare massi sotto il sole, ma ho smesso da tempo di mettermi a giudicare le persone per come cercano di dimenticarsi il mondo attorno alloro almeno per un paio d’ore. Così come ho smesso i panni dello snob che si permette di giudicare alto e basso.
Tra l’altro il “basso” è qualcosa di estremamente variabile in base al contesto. Magari per alcuni vedere i film Marvel è roba bassa, certi videogiochi sono roba bassa, siamo tutti il trash di qualcun altro (o gli snobboni), chiedendo a chi vorrebbe vedersi cinema di un certo tipo e si ritrova le sale invase da Blockbuster sempre e comunque.
Inoltre, non mi pare che Alberto Angela non abbia le capacità di mettere di fronte allo schermo milioni di italiani.
L’ha già fatto e sicuramente lo rifarà. Quando è successo abbiamo applaudito alla cultura che si prendeva la sua rivincita. Quindi? Finito tutto? Magari Noos piace meno al su pubblico, o deve entrare più in sintonia, mancando dietro un nome famoso come Quark o Ulisse. Magari la formula non funziona. Magari la gente in questo momento alla televisione chiede altro o ci sta meno davanti. Magari le persone fruiscono Noos su RaiPlay, che è una cornucopia di bellezze ancora poco incentivata?
Che poi, ma qua c’è da capire se è una dichiarazione politica o meno, l’AD Rai Roberto Sergio è caduto dal pero quando ha scoperto dello spostamento del programma. E avrebbe ribadito che non bisognerebbe solo guardare ai numeri. Che mi sembra una delle cose più sensate, perché un servizio pubblico come la Rai dovrebbe anche cercare di smarcarsi dalle esclusive logiche di profitto.
E già che ci siamo, forse dovremmo smarcarci da queste logiche di conflitto permanente. Perché sì, senza dubbio in questo modo un sacco di gente magari avrà pure visot Noos, ma non possiamo sempre vivere di un dibattito in cui ogni cosa deve nascere combattendo contro qualcos’altro, che per ogni scelta ci debba essere il dito puntato sulla causa da colpevolizzare per indignare il pubblico e farlo sentire a posto con la sua coscienza.
Questo è un modo brutto, sbagliato e dannoso di fare informazione e ogni volta ne paghiamo le conseguenze.
C’è molto spazio per tutti in un mondo in cui i palinsesti possono essere creati dagli spettatori recuperando le cose online. Noos torna il 22 agosto, devo presumere che farà il botto?
Vado al mare, ciao.
Link!
Due parole sul fenomeno pop del momento, Deadpool & Wolverine ( a proposito, ma sto Robert Downey Doom?) da chi lo ha visto per N3rdcore.
E poi Ship Happens si parla delle ship più amate del 2024, che fai te ne privi?
Heavy Meta fa parte del pacchetto completo che comprende:
Che titolo da Oscar. Credo che me lo tatuerò