Appunti per un corso di scrittura - 6
Scatole, diamanti, clessidre e il sano gusto di prenderla larga, con un esempio pratico.
La settimana scorsa abbiamo parlato delle strutture più utilizzate quando andiamo a comporre un testo: una che si rifà ai tempi dei retori classici e una molto utilizzata nel giornalismo che ha poco tempo da perdere e deve subito catturare la nostra attenzione.
Oggi chiudiamo questo viaggio tra le strutture parlando di scatole, clessidre e pure diamanti. E di quanto sia bello, a volte, girare un po’ in tondo prima di arrivare al cuore del discorso.
Prima però un po’ una brevissima informazione se sei tra le persone arrivate recentemente grazie al passaparola (voi che lo avete fatto sapete chi siete: grazie).
Le puntate del sabato di Heavy Meta sono quelle in cui si chiacchiera di notizie, come si danno queste notizie, il mercato dell’informazione pop, interviste, libri sul tema eccetera. Niente di nuovo.
Le puntate di Mercoledì sono gli Appunti del corso di Scrittura, un format che riguarda, appunto, un corso di scrittura che sto preparando. Questi appunti sono riservati a chi si abbona ma disponibili dopo un mese anche a chi non lo ha fatto. Tutta la questione degli abbonamenti e i vantaggi li trovi qua.
Bene, procediamo!
La volta scorsa abbiamo ribadito il concetto che le strutture classiche, a volte, non sono l’ideale per chi scrive su internet. I testi qua sono spazi che esploriamo in lungo e in largo con li occhi alla perenne ricerca di cose che ci intrattengano o ci incuriosiscano. Non sono testi, sono piscine in cui ci tuffiamo da una parte, usciamo dall’altra, poi ci rituffiamo, nuotiamo un po’, stiamo fuori un altro po’ e così via.
A volte pensiamo che internet sia il regno dei testi brevi, questo è vero solo in parte, è anche il regno dei testi ben strutturati. Perché si scrivono tante “5 cose che”? Perché sono testi con una struttura facile e familiare come una bella casetta a due piani con garage e steccato bianco.
E per quanto alcuni apprezzino un bel palazzo brutalista, una casa infestata o una capanna nei boschi ci sono tante persone che scelgono la casetta con lo steccato bianco.
Però non vi preoccupate, non sono qua per insegnarvi a scrivere come soldatini che devono mettere tutto nelle prime righe, anche perché io amo, AMO FOLLEMENTE, prenderla larga, quando posso (e a volte anche quando non posso, con somma gioia dei miei capiredattori).
Adesso però, vediamo che c’è dentro la scatola, anzi, le cinque scatole.
Ne ho piene le scatole
Le 5 scatole è una definizione data a una struttura basata, ovviamente, su cinque insiemi da riempire di informazioni. Anche questa struttura ha una deriva giornalistica anglosassone, dai noi sì sa che è tutto molto più libero e meno strutturato, purtroppo.
La struttura delle cinque scatole non è troppo lontana da ciò che abbiamo già visto, in fondo tutti vogliamo soprattutto catturare l’attenzione di chi legge. Quindi abbiamo:
1) Un attacco, un dettaglio forte, una citazione, qualcosa che schiocchi le dita e attiri l’attenzione, insomma. “Brad Pitt sarà anche un bell’uomo, ma non avete idea di quanto sia profondamente insicuro”.
2) Un sommario di quello che diremo, di ciò che stiamo parlando. “In questa intervista esclusiva, infatti, vi parleremo di alcuni aspetti della sua personalità che sono poco pubblicizzati”.
3) Il cuore dell’esposizione vera e propria, basata sul vostro stile o su quello richiesto. “Siamo a Londra, la giornata è di quelle che hanno reso famosa la città, Brad ci aspetta in una stanza d’hotel preparata per l’intervista, calmo e sorridente come sempre, i capelli corti, la faccia leggermente abbronzata, è qua per parlarci del suo nuovo film e anche qualcosa in più, come stiamo per scoprire”.
4) Quando abbiamo affrontato il cuore dell’argomento possiamo passare alle informazioni meno essenziali ma utili per arricchire il contesto. “Brad recentemente ha anche cercato di risolvere questa ansia sociale con l’ipnosi, una tecnica molto utilizzata per contrastare il bisogno continuo di feedback positivi”
5) Una bella conclusione forte ed emotiva, che ormai è un grande classico e che ci portiamo dietro dalle strutture classiche che abbiamo visto. “Finisce l’intervista e Brad sembra sollevato, come se si fosse tolto un peso, ci stringe la mano con gentilezza, usciamo. L’adagio ci ricorda che non è prudente incontrare i propri miti, ma a volte è proprio quello che ci vuole”.
Non chiedetemi perché mi sono inventato questa cosa su Brad Pitt, mi sembrava calzante.
Questa struttura a scatole ovviamente può anche essere aumentata con più “scatole” se ci sono altri argomenti e non è assolutamente costretta dall’ambito giornalistico. Funziona molto bene anche come struttura per una cosa che potrebbe capitarvi di fare: scrivere per le aziende o i comunicati stampa.
E se la struttura a scatole non vi convince, che ne dite di trasformarla in una clessidra?
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Heavy Meta per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.