Che succede dentro Hollywood Reporter Roma?
Dopo solo un anno la redazione è in sciopero nonostante le rassicurazioni della dirigenza.
L’altro giorno confrontandomi con un collega (per la precisione ) notavo come mi tocca sempre portare brutte notizie, e mi pare di essere diventato un po’ la pagina dei necrologi, una specie di monatto che raccoglie i resti di un settore malato.
Anche lui, che nella sua newsletter parla soprattutto del sistema economico attorno ai videogiochi, scherzava sul fatto che alcuni amici gli dicono la stessa cosa, che la sua newsletter pare sempre di fare il bollettino di guerra che anche lui pare sempre fare l’elenco dei necrologi.
Ma d’altronde la situazione è quella che è, credo che non parlandone non farei un bel servizio a chi legge. Certo, potrei parlare di tecnica di scrittura e potrei dare altri consigli, magari lo farò in futuro, ma credo che anche raccontandovi ciò che accade posso fare un servizio.
D’altronde non so se avete visto quanti stracci continuano a volare il casa GEDI, editore di La Stampa e Repubblica ha svenduto una serie di testate e da poco ha ceduto il Secolo XIX a MSC Crociere. Qua trovate un buon riassunto, mentre qua la tranquillità con cui l’hanno presa a La Stampa.
Finita qua? Ma figuriamoci, al Corriere i giornalisti quandagnano di più a raccogliere le mele. Sicuramente è un’iperbole, ma forse no. Di sicuro i desk, ovvero le redazioni, sono sempre più oberate di lavoro mentre gli esterni si tengono il giornalismo come hobby. Questa l’ho già sentita.
Braccia incrociate a Hollywood
In questi giorni è saltato il tappo a The Hollywood Reporter Roma in cui lavoratori hanno incrociato le braccia dal 27 marzo per cinque giorni con un comunicato ufficiale a cui ha seguito la risposta dell’editore1. A malapena un anno dall’annuncio in pompa magna2 e poche settimane dopo l’avvicendamento alla direzione tra Concita De Gregorio e Boris Sollazzo.
Per l’ennesima volta si registra un ritardo molto grave nel pagamento degli stipendi, accrescendo le già immense difficoltà economiche di tutti i redattori e dei collaboratori, e questo nonostante le promesse e gli annunci ribaditi più volte dall’editore di una imminente normalizzazione dei versamenti e di una messa in sicurezza del quadro economico dell’impresa.
Sotto il comunicato l’editore risponde parlando di ritardi nei pagamenti di alcuni fornitori e che “Il nostro modello di sostenibilità, diverso dallo standard italiano, sta andando a regime più lentamente di quello che avevamo previsto perché comporta uno sviluppo di progetti a lungo termine con partner che non sono quelli della vendita tradizionale di pubblicità.”
Parla anche di assunzioni e organico in aumento, insomma, sembra proprio che ci sia uno scollamento tra il comunicato dei lavoratori e quello della dirigenza. Il ché, tutto sommato, non è neanche una novità nel mondo del lavoro.
AGGIORNAMENTO: Lo sciopero è stato revocato momentaneamente a fronte di alcuni pagamenti.
Ecco perché ho deciso che valeva la pena andare a scavare un po’ più a fondo.
Voci da dentro
Ho contattato varie persone che hanno lavorato con Hollywood Reporter e alcune di esse hanno acconsentito a darmi qualche informazione in più, ovviamente mantenendo l’anonimato.
Da quando ha iniziato a presentarsi questa situazione? Siete stati avvisati dei ritardi dei pagamenti?
I primi ritardi risalgono all'estate scorsa, a pochi mesi dal lancio. Non siamo mai stati avvertiti preventivamente, li abbiamo sempre constatati con mano quando notavamo che mancavano i soldi sul conto corrente. E solo dopo aver chiesto spiegazioni all'editore allora c'è stato detto che c'erano effettivamente dei ritardi. La grande sofferenza però è cominciata dopo la Mostra di Venezia e durante la Festa del Cinema di Roma, con gravi ritardi che si sono risolti parzialmente solo a dicembre 2023.
La condizione di disagio economico è stata manifestata a più riprese, anzi costantemente. E riguardava, e riguarda, tutti. La risposta è sempre stata: "Pagheremo presto"; "Abbiamo appena fatto i bonifici"; oppure: "La situazione è risolta".
A dicembre l'editore aveva inoltre detto che c'era copertura economica per tutto il 2024. Affermazione che si è rivelata falsa nel giro di pochissimi giorni.
Da quattro mesi, ogni settimana, ci è stato ripetuto: "La prossima settimana paghiamo".
Come è il clima al momento in redazione?
Il clima è teso, si respira un'aria veramente strana: figure professionali che arrivano e se ne vanno due giorni dopo, contributors esterni non pagati, cambio di direttore a febbraio. Poi c'è la perdita di persone chiave dell'ambiente redazionale nel corso dei mesi, una circostanza che ha reso il carico di lavoro decisamente insostenibile.
Siamo esausti e avviliti. Io, personalmente, sono in burnout. L'unica fortuna è che è una squadra unita. C'è supporto e rispetto reciproco, e nonostante le condizioni a cui siamo sottoposti abbiamo sempre lavorato con grande professionalità. Ma ora è tutto folle e insostenibile.
Leggo dal comunicato di un tono particolarmente rassicurante dell'editore, è condiviso dalla redazione?
Zero fiducia dell'editore. Lui ha continuato a fare promesse senza mantenerle mai la parola. Ci aspettiamo il saldo degli stipendi in tempi brevi e una comunicazione di trasparenza riguardo al piano industriale della testata, perché c'è una preoccupazione forte sulla sua sostenibilità e prospettiva futura.
Oltretutto si parla di assunzioni e aumento di organico quando invece le figure sono state assunte per sostituire chi se ne era andato.
Tutto ciò lascia ancora più delusi a fronte del lavoro di qualità che è stato svolto, con tre numeri cartacei di pregio e un grande lavoro di cronaca, speciali, inchieste e interviste. Nonché della copertura durante i festival.
Prima di questa crisi ci sono state altre proteste interne?
La redazione ha manifestato più volte all'editore il disagio economico che stava vivendo, senza ottenere di più delle solite promesse vuote. Entrambi i direttori ci sono stati vicini, ci hanno supportato e hanno fatto i nostri interessi nei confronti quotidiani - e accesi - con l'editore.
Si parla di “andare a regime” più avanti, ma vi è stato spiegato come?
Nessuno ha ricevuto spiegazioni su come si andrà a regime. Anche questa è una promessa che dovrà essere sostenuta dai fatti.
Due considerazioni in chiusura
Questa brutta storia dell’ Hollywood Reporter Roma spero si risolva nel migliore dei modi non solo per una questione di banale empatia e umanità, perché mi dispiace per le colleghe e i colleghi coinvolti, alcuni anche molto giovani, ma anche perché sarebbe l’ennesima tegola sul sistema editoriale italiano e la sua incapacità di sostentarsi senza far ricadere tutto il peso sulle parti più vulnerabili, sulle spalle di chi decide comunque di lavorare e di portare avanti con professionalità una redazione, nonostante tutto.
Sfruttando magari la passione e le speranze di chi crede veramente che tenendo la testa bassa e lavorando tutto si risolverà.
Non ci può essere un buon lavoro culturale senza un adeguato compenso economico, perché la passione conta, ma la passione non basta a pagarsi le bollette, non basta quando vedi il tuo percorso professionale che si fa sempre più buio e non può bastare se i momenti difficili diventano la norma.
Capiremo poi se qualcuno si era fatto male i conti, perchè se salta qualche pagamento e non hai margini per sopperire magari è così. Capiremo anche se forse la soluzione ideale poteva essere una sistemazione più “smart” e meno istituzionale, con una redazione fissa e contrattualizzata ma non fisica. Nel frattempo possiamo solo constatare che neanche un marchio prestigioso ti mette al riparo dai marosi del settore, fosse anche solo per un anno.
Se non ci riesce Hollywood Reporter Roma, con tutta la sua rete di contatti, di accessi, di esclusive e di possibilità di partnership, chi può riuscirci?
Linke e altre cose
Settimana tutta a base di film e serie tv su N3rdcore, ma per quanto riguarda Il Problema dei Tre Corpi vi ricordiamo che il libro vale la pena. Poi forse la serie su Rocco Siffredi e la sua santificazione non ci piace tanto. Abbiamo qualche dubbio sull’ultimo film di Godzilla e invece quello su Priscilla Presley pare non male.
PC Gamer parla di quanto hai tempo ma non sai cosa giocare (ma anche leggere, guardare ecc) e finisci per non fare cazzo. Ti capisco.
Una bella notizia: torna Life.
C’è un divertente gioco dedicato alla Principessa Peach, ve ne parlo su Altri Mondi assieme a
https://www.hollywoodreporter.it/media-e-tv/comunicato-dellassemblea-dei-giornalisti-di-the-hollywood-reporter-roma-la-risposta-delleditore-2/98505/
https://www.professionereporter.eu/2023/03/concita-de-gregorio-direttrice-di-the-hollywood-reporter-roma/
Giorno 378. Il tenente Fantoni ha rivelato informazioni su un altro fronte caduto, a est. Si parla di Hollywood Reporter Roma. Non sono chiare le condizioni degli ufficiali coinvolti. Passo e chiudo.