Non rispondo al sondaggio solo perché sono interessato a entrambi. Sul burnout, per quel che vale, io sono sempre disponibile anche solo per due chiacchiere o uno sfogo.
In 12 anni di vita di Runlovers posso dire con un certo orgoglio (ma a me pare una cosa normale) che non abbiamo mai pubblicato un solo comunicato stampa. Ne abbiamo parlato, ogni volta riscrivendolo, anche perché il nostro tono di voce è singolare ed è ciò che ci differenzia (è il vantaggio marginale, si direbbe). Alla fine è quello che ti permette di essere percepito come diverso e unico, ed è una qualità irrinunciabile, almeno per noi. Tra l'altro qual è il guadagno in termini di tempo? A leggere e riformulare un comunicato ci vuole meno di mezz'ora; a pubblicarne uno senza alcuna modifica ci vuole di certo meno ma mi pare che il danno che se ne subisce non valga affatto il presunto vantaggio derivante dal dimostrare che il tuo sito pubblica tante cose. Non c'è una traduzione immediata del tempo speso nella ricerca di qualità ma nel lungo periodo contribuisce a definirti in un modo molto netto, come quel sito che non pubblica tutto e che, se pubblica qualcosa, è perché ne è interessato e pensa sia interessante. Non costruisci una voce e una reputazione per avere un pubblico a cui dare in pasto qualsiasi cosa ma devi sempre sentire la responsabilità della cura con cui scegli, editi, pubblichi. Ci vuole più tempo ma alla fine - anche se non è facilmente quantificabile - penso che ripaghi.
Io non ho trovato stucchevole il tuo pezzo su Nerdcore, ma ho capito perché lo definisci così. In effetti mettersi a nudo fa un po’ quell’effetto e per me è anche sempre un discorso del tipo “cosa può fregargliene alla gente se inserisco un’annotazione personale” in qualcosa che scrivo. Ma hai ragione tu. Se fatto bene attira connessione, empatia. E quando c’è una connessione è qualcosa di bello.
Non rispondo al sondaggio solo perché sono interessato a entrambi. Sul burnout, per quel che vale, io sono sempre disponibile anche solo per due chiacchiere o uno sfogo.
Fondamentalmente ci si legge non per capirsi, ma per sapersi incompresi!
Anche io li vorrei entrambi
Tanto alla fine è più un “quale volete prima”
In 12 anni di vita di Runlovers posso dire con un certo orgoglio (ma a me pare una cosa normale) che non abbiamo mai pubblicato un solo comunicato stampa. Ne abbiamo parlato, ogni volta riscrivendolo, anche perché il nostro tono di voce è singolare ed è ciò che ci differenzia (è il vantaggio marginale, si direbbe). Alla fine è quello che ti permette di essere percepito come diverso e unico, ed è una qualità irrinunciabile, almeno per noi. Tra l'altro qual è il guadagno in termini di tempo? A leggere e riformulare un comunicato ci vuole meno di mezz'ora; a pubblicarne uno senza alcuna modifica ci vuole di certo meno ma mi pare che il danno che se ne subisce non valga affatto il presunto vantaggio derivante dal dimostrare che il tuo sito pubblica tante cose. Non c'è una traduzione immediata del tempo speso nella ricerca di qualità ma nel lungo periodo contribuisce a definirti in un modo molto netto, come quel sito che non pubblica tutto e che, se pubblica qualcosa, è perché ne è interessato e pensa sia interessante. Non costruisci una voce e una reputazione per avere un pubblico a cui dare in pasto qualsiasi cosa ma devi sempre sentire la responsabilità della cura con cui scegli, editi, pubblichi. Ci vuole più tempo ma alla fine - anche se non è facilmente quantificabile - penso che ripaghi.
Io non ho trovato stucchevole il tuo pezzo su Nerdcore, ma ho capito perché lo definisci così. In effetti mettersi a nudo fa un po’ quell’effetto e per me è anche sempre un discorso del tipo “cosa può fregargliene alla gente se inserisco un’annotazione personale” in qualcosa che scrivo. Ma hai ragione tu. Se fatto bene attira connessione, empatia. E quando c’è una connessione è qualcosa di bello.
Solo ora ho compreso che nel titolo di gambero rosso si rilancia anche il video hard di Bavaro, che ha detto la frase "È meglio dello champagne"