Roger Ebert fu il re dei critici cinematografici e un fervente sostenitore di un approccio estremamente deontologico al suo lavoro, oggi riusciremmo a fare lo stesso?
Queste linee guida dovrebbero essere parte del bagaglio etico di ogni recensore, ma quello che succede quotidianamente sembra che la situazione vada nella direzione opposta. L’onestà individuale, l’indipendenza sono elementi che sono alla base del patto tra recensore e lettore. Purtoppo vedo molto più tifosi che recensori che scrivono e. A volte passano dalla parte dei lanzichenecchi, mercenari prezzolati da prebende e regalie che fanno cadere a picco, nel mio caso, la credibilità di testate e recensori che vi scrivono. Un recensore non può essere oggettivo, ma deve essere comunque imparziale, slegato da logiche di marketing. La purezza assoluta non esiste, ma la trasparente onestà intellettuale deve essere il motore immobile di ogni critica
Queste linee guida dovrebbero essere parte del bagaglio etico di ogni recensore, ma quello che succede quotidianamente sembra che la situazione vada nella direzione opposta. L’onestà individuale, l’indipendenza sono elementi che sono alla base del patto tra recensore e lettore. Purtoppo vedo molto più tifosi che recensori che scrivono e. A volte passano dalla parte dei lanzichenecchi, mercenari prezzolati da prebende e regalie che fanno cadere a picco, nel mio caso, la credibilità di testate e recensori che vi scrivono. Un recensore non può essere oggettivo, ma deve essere comunque imparziale, slegato da logiche di marketing. La purezza assoluta non esiste, ma la trasparente onestà intellettuale deve essere il motore immobile di ogni critica