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È un’ottima idea proporre un corso per chi voglia scrivere in ambiti diversi da quelli della narrativa o del giornalismo classici. Parlare, analizzare, esaminare i videogiochi e tutto quello che orbita attorno a questo mondo multisfaccettato e importante, perché ogni medium ha un suo lessico, un suo modo diverso di approcciarsi al prodotto culturale. Saper scrivere bene non sempre significa saper ben scrivere di un determinato argomento, parlare di libri, di cinema, di videogiochi necessità di approcci diversi sia per quel che riguarda il linguaggio che le aspettative di un pubblico diverso. È vero che ormai il termine “meta”, ovvero le contaminazioni tra i vari generi e le loro interdipendenze, è sempre più in auge, ma parlare ad esempio della serie di “The Last of Us” è completamente diverso rispetto a parlare del gioco: cambia il linguaggio descrittivo, le considerazioni in merito alla fruibilità di media diversi, seppur intersecanti. Ogni universo ha la propria fisica culturale e descrittiva, il peso specifico di ogni considerazione deve essere ponderato con cura, perché il fruitore finale di un articolo, di un saggio, di una recensione è diverso, anche se apparentemente possono essere lə stessə persone, ma il loro interesse cambia a seconda di come fruiscono del medium. Buon lavoro Lorenzo, vista la tua estrema dedizione e il tuo impegno, so che farai un ottimo lavoro

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Credo che se dovessi consigliare oggi un mercato dell'informazione italiana in cui non andare sarebbe proprio il settore videoludico, a meno di non essere dotati di una sconfinata passione per una missione quasi impossibile e di una famiglia ricca alle spalle. Detto questo, ovviamente non voglio insegnare a scrivere di tutto, proprio perché ogni ambito ha competenze specifiche, vorrei occuparmi più dell'approccio alla scrittura e non come si scrive di un film, di un videogioco ecc. Altrimenti mi servirebbe un corso come minimo triennale.

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